Come effettuare il sollecito di pagamento
Il termine stabilito per il pagamento della fattura (solitamente 30 o 60 giorni) è appena scaduto o sta per scadere senza che il tuo cliente abbia manifestato la reale intenzione di adempiere? in questi casi meglio non indugiare e attivarsi immediatamente preparandosi al meglio, vediamo insieme come effettuare il sollecito di un pagamento.
Con questo articolo vogliamo fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno per far fronte ad un ritardo o mancato adempimento con un sollecito di pagamento.
Una dovuta premessa: gli interessi di mora
Prima di vedere insieme come effettuare il sollecito di pagamento è fondamentale tenere bene a mente che dal momento in cui il termine stabilito dalle parti è spirato cominciano a maturare automaticamente gli interessi di mora.
Il legislatore ha disciplinato questo istituto nell’art. 1224 del Codice Civile stabilendo che nelle obbligazioni che hanno per oggetto una somma di denaro gli interessi sono sempre dovuti anche se il creditore non dimostra di aver sofferto alcun danno.
Attenzione perché nel caso in cui non sia stata convenuta precedentemente la misura degli interessi, al creditore spetterà un ulteriore risarcimento se riuscirà a dimostrare di aver subito un danno a causa del ritardo.
+ A quanto ammontano gli interessi moratori? Nel caso in cui le parti non li abbiamo definiti espressamente in fase contrattuale si applica il tasso di interesse legale annuo stabilito dal Ministero dell’Economia.
Chiudiamo questo approfondimento sottolineando la differenza che c’è tra gli interessi di mora e quelli corrispettivi, questi sono dovuti a fronte del godimento di una somma di denaro altrui, costituiscono un naturale ristoro per il creditore che non ha potuto godere dell’ammontare prestato.
Come effettuare il sollecito di pagamento
– Cominciamo con il mezzo di cui avvalersi per effettuare il sollecito, la cosa più importante ovviamente è che la comunicazione arrivi correttamente a destinazione, per raggiungere tale scopo ci si può avvalere dei due principali strumenti:
a) Posta raccomandata con ricevuta di ritorno,
b) Posta elettronica certificata (PEC): in tal caso è opportuno avvalersi dell’opzione che consente di verificare la corretta ricezione da parte del destinatario.
– Vediamo ora quali sono gli elementi che non devono mancare assolutamente:
1. Anagrafica del debitore e del creditore;
2. Dati riepilogativi del credito: il livello di dettaglio del contenuto è di fondamentale importanza, bisognerà specificare con attenzione tutti i dati in nostro possesso.
L’obiettivo deve essere quello di non lasciare spazio a dubbi interpretativi, o peggio, a mancanze che il debitore potrebbe sfruttare. Il quadro della situazione deve risultare in modo chiaro e incontrovertibile.
3. Modalità di pagamento: oltre ad un riepilogo dei diversi metodi di pagamento potrebbe essere utile inserirne di nuovi per mettere il debitore in condizioni più agevoli.
4. Dati per il pagamento;
– Una volta compresi questi aspetti effettuare un sollecito di pagamento non sarà una operazione complicata, sicuramente molto più difficile (se non impossibile) è ipotizzare il numero di solleciti che serviranno per raggiungere lo scopo.
La consuetudine vuole che il primo sollecito avvenga in modo del tutto bonario, il debitore infatti potrebbe essersi semplicemente dimenticato di effettuare il pagamento o avere una valida giustificazione.
Qualora però il primo tentativo dovesse risultare vano i contenuti devono necessariamente inasprirsi, sempre nel pieno rispetto di quanto dispone la legge in materia di minacce e atti persecutori. Sul tema potrebbe interessarti il nostro articolo “quando il recupero crediti diventa stalking“.
Ti ringraziamo per la lettura di questo articolo e ci auguriamo che ti abbia aiutato a chiarire ogni dubbio su come effettuare il sollecito di pagamento.