1. Commettere errori di fatturazione
Una delle cause più frequenti di ritardi sono gli errori commessi in fase di fatturazione. Spesso capita che in presenza di incorrettezze, più o meno rilevanti, il debitore sfrutti la situazione per giustificarsi e ritardare l’adempimento.
2. Non avere copie digitali
Delle fatture e di altri documenti rilevanti dovresti avere, oltre alle copie fisiche, anche quelle digitali. Una delle giustificazioni che sentiamo più spesso dai debitori è: “Ho perso la documentazione, voglio riceverla prima di effettuare il pagamento” oppure “Vorrei verificare ma mi manca quel determinato documento“.
Se la documentazione completa non è a nostra disposizione è inevitabile una perdita di tempo prezioso per la richiesta e il successivo ottenimento di tali documenti.
3. Il mancato invio degli avvisi di scadenza
Sappiamo bene che l’invio in forma cartacea o digitale di una comunicazione che avverte della scadenza imminente ha un costo. Questa mancanza però rientra a pieno diritto nella lista degli errori da non commettere nel richiedere i pagamenti ai propri clienti.
L’informazione risulta ancora più importante nella maggioranza dei casi, ovvero quando il debitore è in buona fede e sta semplicemente dimenticando la scadenza.
4. Redigere termini e condizioni in modo poco chiaro
È a dir poco vitale fare in modo che dalla lettura dei termini e condizioni non emergano dubbi o lacune di alcun tipo, in caso contrario infatti potrebbero portare addirittura all’apertura di una controversia davanti a un giudice. In base alla nostra esperienza possiamo dire che fortunatamente al giorno d’oggi sono rari i casi in cui ciò accade.
5. Usare un tono di voce aggressivo
Ne abbiamo già parlato qui di come entrare in contatto nel modo giusto con i debitori. Oggi ci limiteremo solamente a ricordare come il tono deve essere amichevole ma professionale allo stesso tempo. Alzare la voce o peggio, minacciare il proprio interlocutore rientrano a gran voce tra gli errori da non commettere nel richiedere i pagamenti.
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