Il recupero crediti stragiudiziale
Cosa è e in cosa consiste il recupero crediti stragiudiziale? che differenza c’è con il recupero giudiziale? quali sono le tempistiche? queste sono solo alcune delle domande a cui daremo una risposta con questo articolo.
Comprendere a fondo l’intera procedura e i tratti distintivi che la caratterizzano e contraddistinguono è fondamentale per effettuare la scelta migliore nel caso in cui ci trovassimo davanti ad un debitore che non adempie al suo obbligo.
Il presupposto della procedura stragiudiziale
Cominciamo subito col dire che il credito deve essere necessariamente certo, liquido ed esigibile, cosa significa?
a) Secondo il diritto un credito è certo quando non è controverso nella sua esistenza (ovvero non ci sono opposizioni), deve quindi risultare chiaramente nel suo contenuto e nei suoi limiti. Un contratto o una fattura rilasciata dopo la consegna della merce sono i classici esempi di documenti con i quali affermare la certezza di un credito.
b) In secondo luogo, il credito risulterà liquido quando il suo ammontare è determinato chiaramente o determinabile in base agli elementi che risultano dal titolo.
c) Per finire il credito dovrà essere esigibile, ciò significa che il termine entro il quale adempiere deve essere spirato senza che vi sia stato alcun pagamento. Per far si che ci sia esigibilità è quindi necessario che non ci sia alcuna condizione sospensiva in atto.
L’attività stragiudiziale: gli aspetti positivi
Il recupero crediti stragiudiziale consiste in una procedura che si svolge interamente al di fuori delle aule di tribunale. Il giudice non viene in alcun modo chiamato in causa e non c’è quindi bisogno di rivolgersi ad un avvocato.
Il primo grande aspetto positivo è l’assenza totale della burocrazia, non essendo previsto infatti dalla legge un obbligo di rivolgersi ad un togato l’intero procedimento risulta più snello e semplice.
Un secondo aspetto favorevole consiste nella possibilità di scegliere tra molte società che offrono questo servizio. Occorre tenere in considerazione che non è inusuale trovare studi legali che mettano a disposizione i medesimi servizi di una società di recupero.
L’attività stragiudiziale posta in essere da uno studio legale
L’attività di recupero stragiudiziale che effettua uno studio legale ha alcuni aspetti che non la rendono necessariamente la scelta migliore rispetto a una società specializzata.
Tralasciando il costo della parcella, prima di tutto occorre sottolineare come solitamente si tratti di un servizio che non rientra tra le attività principali dello studio e in quanto tale il tempo dedicato al suo svolgimento potrebbe non essere abbastanza. Quando si tratta di recuperare una somma di denaro il tempo è l’elemento fondamentale. Una pratica deve essere seguita quasi giornalmente e bisogna considerare che un avvocato solitamente è oberato della mole di lavoro e dalle scadenze improrogabili a cui deve far fronte.
Se consideriamo poi l’approccio da applicare nel recupero crediti possiamo affermare con assoluta certezza che il metodo è importante quanto l’esperienza accumulata nel corso degli anni.
Ogni pratica è diversa dalla precedente e il metodo deve essere diversificato a seconda del debitore. Anni di pratica consentono all’operatore di capire già dal primo contatto come approcciarsi nel modo migliore.
Un legale potrebbe avere un modo di porsi troppo aggressivo e in questi casi il rischio di indisporre il debitore è più che plausibile, inutile sottolineare come questo avrebbe solo degli effetti negativi sul destino della pratica.
D’altra parte ciò che è indubbio è il livello di preparazione di cui gode un avvocato, a questo possiamo aggiungere anche il timore reverenziale che potrebbe spingere il debitore ad adempiere il prima possibile.
L’attività stragiudiziale di una società di recupero
L’attività stragiudiziale è nella maggior parte dei casi uno dei principali servizi offerti dalle società di recupero crediti. Solitamente questo servizio è affiancato dalla possibilità di ottenere informazioni commerciali, o l’acquisto del credito deteriorato. Hexa ad esempio mette a disposizione dei propri clienti, oltre ai servizi appena elencati, anche il recupero estero e ovviamente l’attività legale nel caso si decida di procedere legalmente nei confronti del debitore.
Come abbiamo anticipato precedentemente in Italia ci sono moltissime società, più o meno grandi, individuare quella giusta può essere complicato.
Al momento della scelta della società alla quale affidarsi è sicuramente importante verificare il soddisfacimento di un primissimo requisito: l’iscrizione all’UNIREC. L’associazione di categoria è posta a garanzia di un approccio etico, trasparente e professionale.
Oltre all’associazione a questo importante ente di categoria è utile verificare il portafoglio clienti che si sono già affidati alla società e le recensioni che questi hanno lasciato.
L’attività stragiudiziale in sé: il procedimento
L’attività stragiudiziale si può suddividere in varie fasi a seconda della metodologia di lavoro seguita della società e sopratutto in base alla situazione debitoria presente.
Quelli che seguono sono gli strumenti a disposizione durante la fase di recupero stragiudiziale:
a) Le indagini preliminari aprono l’intera procedura: con esse, qualora sia necessario, si rintraccia il debitore individuando i dati anagrafici completi, altri recapiti come l’indirizzo, numero di telefono e altri dati utili ad avere un quadro completo.
b) Sollecito telefonico : solitamente il primo contatto avviene tramite una telefonata con la quale si verifica la collaborazione del debitore e si chiede l’adempimento.
All’apparenza è una operazione semplice ma in realtà è una delle più importanti e delicate, in questa fase è necessario non commettere errori.
c) Sollecito epistolare: molto spesso è legato con quello telefonico, l’invio di una raccomandata ha lo scopo di notificare al debitore la sua posizione di inadempienza e di richiedere il pagamento entro un termine stabilito (di norma 7 giorni). A seconda dei casi e dell’importo del credito si può valutare anche l’invio di più lettere.
d) Diffida legale: se si giunge alla diffida legale significa che il rapporto debitore è ormai praticamente compromesso.
e) Messa in mora: l’intimazione formale è disciplinata dall’articolo 1219 del codice civile e produce conseguenze giuridiche come il risarcimento del danno (Art 1223 c.c). Con la messa in mora si comunica al debitore l’intenzione di procedere per le vie legali qualora non dovesse adempiere entro un termine precisato.
È ovvio come questo rappresenti l’ultimo tentativo possibile di recuperare il credito in modo bonario e che la fase di recupero stragiudiziale si chiude con questo provvedimento.
L’ultima spiaggia è rappresentata della fase giudiziale che porterà purtroppo ad una inevitabile dilatazione dei tempi facendo venire meno l’elemento della tempestività dell’azione. Appare quindi chiaro come la scelta della società o studio legale a cui rivolgersi risulterà di un importanza determinante. L’esperienza e la capacità sono elementi fondamentali durante tutte la fase di recupero crediti stragiudiziale che determineranno il successo delle operazioni di recupero del credito.
Ti ringraziamo per la lettura di questo articolo e ci auguriamo che ti abbia aiutato a chiarire ogni dubbio circa il recupero stragiudiziale.