Miti da sfatare circa società di recupero crediti

miti da sfatare circa le società di recupero crediti

Miti da sfatare circa le società di recupero crediti

Internet è pieno di leggende e credenze che mettono in cattiva luce un intero settore, vediamo quali sono i miti da sfatare circa le società di recupero crediti.

1. Rovineranno la tua reputazione

Hai il timore che rivolgendoti ad una società di recupero crediti danneggerai la tua reputazione? Devi sapere che quasi la totalità delle più grandi aziende attive sul territorio italiano si rivolgono quotidianamente a delle società di recupero. Credi che loro non siano preoccupate della propria immagine? 

Affidarsi a una società che opera in modo etico e nel pieno rispetto delle leggi porterà solo benefici al tuo business. In Hexa il pieno rispetto della dignità dei debitori è un requisito fondamentale e imprescindibile. Le società che operano in modo diligente tuteleranno le relazioni con i tuoi clienti e ti consentiranno in questo modo, di instaurare nuovamente dei rapporti lavorativi una volta che il periodo di difficoltà sia stato superato.

 

2. Il piccolo imprenditore non si può rivolgere ad una società di recupero

Il secondo dei quattro miti da sfatare circa le società di recupero crediti è uno che ci teniamo particolarmente a sfatare.

La grandezza o il giro d’affari di una società non è così importante come si possa pensare, almeno per Hexa. Affidarsi a noi infatti significa ricevere lo stesso trattamento che riserviamo ogni giorno ad aziende leader nel mercato e con giri d’affari milionari. Per Hexa ogni cliente è importante, non ci rifiuteremo mai di aiutare un imprenditore in difficoltà e così dovrebbero fare tutti. 

Non imponiamo limiti minimi al numero di pratiche da affidarci, un nostro consulente è sempre pronto a personalizzare la strategia da seguire caso per caso, che tu sia un piccolo, medio o grande imprenditore.

 

3. Le società di recupero crediti non lavorano in modo onesto e rispettoso delle leggi

È inutile negarlo, internet purtroppo è pieno di racconti di esperienze che possiamo definire dell’orrore: agenti che molestano a ogni ora i debitori diventando dei veri e propri stalker (a tal proposito potrebbe interessarti “Quando il recupero crediti diventa stalking“) e ricorrono a intimidazioni o falsità pur di recuperate. 

Come noi, la maggior parte delle società che svolgono questo lavoro con passione e competenza condannano con fermezza l’operato di queste mele marce. Tutelarsi però è possibile, per farlo è importante rivolgersi a società riconosciute e che abbiano una buona reputazione, la scelta è solamente tua!

 

4. Lo stesso lavoro può farlo una risorsa interna alla società 

Questo è uno di quei miti che si scontra con la dura realtà quotidiana. Il recupero crediti è un attività che richiede notevoli energie, competenze e a volta, molto tempo a disposizione.

La risorsa o il team dedicato, a patto che abbia le competenze adeguate non dovrebbe avere altri compiti altrimenti potrebbero accumularsi delle scadenze con il rischio concreto che le pratiche non ottengano l’attenzione che meritano. 

In Hexa gli obiettivi sono chiari e definiti fin dal principio, la strategia è pianificata con la massima attenzione per non trascurare alcun aspetto. È proprio grazie alla nostra cura dei dettagli che il rischio di perdere l’occasione giusta per recuperare un credito viene ridotto al minimo.

Ti ringraziamo per aver dedicato parte del tuo prezioso tempo alla lettura dei miti da sfatare circa le società di recupero crediti. Cosa ne pensi a riguardo? ci piacerebbe sapere la tua opinione!

Quando il recupero crediti diventa stalking?

Chiamate in tutte le ore della giornata, valanga di sms e minacce telefoniche: quando il recupero crediti diventa stalking? Nonostante il recupero di un credito sia un diritto riconosciuto e tutelato dalla legge, nei casi più gravi e in presenza di determinati comportamenti può tramutarsi in un reato perseguibile penalmente.

Le condotte delittuose che portano l’azione di recupero crediti a trasformarsi in reato sono molte e ci sono aziende che operando in modo non etico si avvalgono quotidianamente di queste pratiche (dei rischi ad affidarsi a queste società ne abbiamo parlato QUI).

Per la legge si configura il reato di atti persecutori o stalking quando chiunque con condotte ripetute nel tempo, minaccia o molesta taluno in modo da:
1. Provocargli un grave stato di ansia o paura;
2. Suscitare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona legata da relazione affettiva;
3. Costringe la vittima a modificare le proprie abitudini di vita;

Numerose chiamate ogni giorno senza limiti orari a prescindere dal tono, l’invio massivo e continuo di fax ed e-mail sono tutte azioni che possono portare alla configurazione de questa fattispecie che la legge punisce con la reclusione minima di sei mesi e massima di cinque anni.
Lo stato di grave ansia o paura (punto 1) può essere anche provocato dalle visite domiciliari dell’esattore. Questo non essendo un pubblico ufficiale, né un ufficiale giudiziario, non può in nessun modo introdursi in casa senza il consenso del debitore.
Allo stesso modo anche l’affissione degli avvisi di mora nell’androne del condominio o sulla porta di casa costituisce una grave violazione della privacy. In aggiunta è fatto assoluto divieto per l’esattore contattare persone estranee al debito e vicine al debitore come colleghi, parenti o amici.

In Italia un buon aiuto per capire quando il recupero crediti diventa stalking ci viene fornito dall’UNIREC (Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito), ovvero l’associazione di categoria delle imprese che forniscono, tra gli altri servizi, il recupero del credito.
Tra i suoi scopi c’è quello di garantire un approccio etico, trasparente e professionale nello svolgimento di questo lavoro. Per raggiungere tale fine ha predisposto un documento ufficiale, il Codice di Condotta per i Processi di Gestione e Tutela del Credito (raggiungibile cliccando qui) che predispone le regole a cui le società di recupero devono scrupolosamente attenersi, queste sono alcune delle prassi che sono tenute a rispettare:

Art 7. Contatti Telefonici
(2.a) Nell’arco della medesima giornata, salvo diversi accordi, può svolgersi al massimo un colloquio effettivo col debitore a seguito di attività outbound;
(2.b) nell’arco della medesima settimana, salvo diversi accordi, possono svolgersi al massimo tre colloqui effettivi col debitore a seguito di attività outbound.
3. Gli incaricati del Professionista, salvo diversi accordi con il Debitore/Consumatore, anche in relazione a particolari esigenze manifestate esplicitamente da quest’ultimo, non possono effettuare contatti telefonici durante le festività nazionali ed in orari diversi dai seguenti: 8.30-21.00 dal lunedì al venerdì; 8.30-15.00 il sabato;
Il codice di condotta continua poi stabilendo con l’Art.8 le regole per i contatti epistolari e digitali, con l’articolo 9 invece prevede le disposizioni per le visite domiciliari.

Per tutelarsi nel caso in cui il recupero crediti diventi stalking si possono intraprendere diverse strade. Prima di agire per le più costose vie legali è sempre consigliabile effettuare un tentativo attraverso l’apertura di un reclamo (anche tramite PEC) nei confronti della società per la quale lavora l’esattore. Se questo dovesse risultare inutile allora si può valutare di segnalare il tutto all’UNIREC, se anche questa via non giunge ad alcun risultato allora non resta che rivolgersi ad un avvocato.

Noi di Hexa siamo molto severi circa il rispetto delle normative imposte e già dal momento dell’assunzione pretendiamo che i nostri operatori siano ben consapevoli dei limiti che non vanno per nessun motivo superati. Dedichiamo tempo e risorse alla formazione che ogni esattore deve affrontare prima di poter gestire autonomamente una pratica. Ogni segnalazione riguardante l’operato di un nostro dipendente viene attentamente esaminata per verificare l’eventuale presenza d’irregolarità e ci auguriamo che questo valga anche per altre società come la nostra.

Non è mai troppo tardi per affidarsi ad Hexa!

Non è mai troppo tardi per affidarsi ad Hexa!

Il momento in cui una fattura (che sia di grosso importo o meno non importa) non viene pagata purtroppo prima o poi, capita a chiunque.
Essere selettivi nei riguardi dei clienti con cui si lavora a volte non è abbastanza, i controlli eseguiti prima di cominciare un rapporto di affari sono molto utili ma non sempre riescono a captare i primi segnali di pericolo.

Quando questo accade inizialmente non ti preoccupi, ti rendi conto che può capitare che le fatture vengano pagate dopo che siano scadute, poi però questi ritardi cominciano ad essere troppo regolari e i pagamenti si accumulano.

Se hai già maturato nella tua testa l’idea di affidarti a una società di recupero crediti significa che è giunto il momento per farlo. Abbandona le ultime remore, magari dovute alle storie su come il loro coinvolgimento può influenzare la tua reputazione e le relazioni che hai creato con i tuoi clienti. I nostri operatori specializzati sanno che preservare la considerazione di cui godono i nostri clienti è una delle cose a cui devono dedicare più attenzione durante la loro attività di recupero.

Sappi che se ancora credi di poterne fare a meno il cliente che ti sembrava disponibile e pronto a pagare probabilmente diventerà sempre più elusivo circa la propria posizione, le settimane si trasformano in mesi e invece del pagamento ricevi solamente delle scuse.

Alla fine le tue chiamate non hanno alcuna risposta e le raccomandate tornano a destinazione, a questo punto ti chiederai se sia troppo tardi per recuperare il tuo credito. In Hexa siamo abituati ad affrontare questa situazione, il debitore infatti potrebbe aver cambiato atteggiamento a causa di uno dei seguenti motivi:

1. Si trova ad affrontare problemi finanziari con più creditori e non riesce a soddisfarli tutti;

2. Ha deciso semplicemente di non pagarti più, per motivi che possono essere tra i più svariati;

3. Hanno lasciato l’Italia e credono di essere ormai irrintracciabili e di non onorare più i loro debiti;

Ovviamente il nostro consiglio è sempre quello di contattarci tempestivamente per poter procedere a un recupero più veloce, ma non temere, per ognuna delle precedenti ipotesi abbiamo la soluzione appropriata da proporti.

Nel recupero non ci fermano nemmeno i confini nazionali, tra i nostri servizi c’è anche il recupero estero. Il tutto avviene rispettando nel modo più assoluto i nostri valori di professionalità ed etica. Per Hexa ogni debitore merita di essere trattato con rispetto e dignità perché crediamo fortemente che instaurare un dialogo con il nostro interlocutore sia fondamentale per il raggiungimento del risultato.

Siamo fieri di riuscire ad ottenere i risultati attesi senza ricorrere a metodi discutibili di cui si fa purtroppo largo uso in questo settore e il nostro staff esperto e preparato non vede l’ora di cominciare a recuperare il tuo denaro perché non è mai troppo tardi per affidarsi ad HEXA!

5 consigli per entrare in contatto nel modo giusto con il tuo debitore

Entrare in contatto la prima volta con un cliente moroso non è una cosa così semplice e naturale come si possa pensare eppure la possiamo definire una consuetudine. Di frequente infatti prima di affidare la gestione della posizione debitoria a una società di recupero, le aziende provano a effettuare un tentativo interno di recupero.

Andiamo a vedere quali sono i consigli per entrare in contatto nel modo giusto con il tuo debitore ed evitare di trasformare una chiamata in una esperienza spiacevole e controproducente per il tuo business.


 

1. Parti dal presupposto che è un tuo diritto 

Siamo consapevoli che chiamare una persona magari fino a quel momento del tutto sconosciuta e chiederle denaro può recare un certo disagio, anche se il pagamento è dovuto. Non bisogna mai dimenticare però che l’inadempimento di una obbligazione contrattuale è disciplinato dall’Art. 1218 del Codice Civile.  

A ogni modo la remora legata al disagio anche se va obbligatoriamente superata è del tutto normale in coloro che non hanno alcuna familiarità nella gestione di queste situazioni. In Hexa i nostri operatori hanno una lunga esperienza e possono contare su una formazione continua per sollevarti da qualsiasi tipo di problema.

 

2. Tieni a portata di mano tutte le informazioni utili della pratica 

Passiamo ora al secondo dei 5 consigli per entrare in contatto nel modo giusto con il tuo debitore: non c’è niente di peggio che tentennare o  restare in silenzio davanti a una domanda del cliente. Per quanto riguarda le informazioni di base non c’è dubbio che queste debbano essere sempre a disposizione e quindi pronte per essere fornite. 

Ti sei mai chiesto cosa succede se il cliente formula una domanda a cui non è possibile rispondere immediatamente? ti rispondiamo che in questo modo si fornisce una possibilità di chiudere la telefonata e di rendersi irreperibile ignorando le tue chiamate in futuro. In Hexa per ovviare a questo problema gli operatori hanno a disposizione un gestionale che racchiude tutte le informazioni necessarie, tra cui anche report dettagliati su cui fare affidamento per evitare ogni tipo di problematica.

 

3. Sii sempre professionale

Chiamando semplicemente un numero non saprai mai chi ti troverai davanti, un cliente che si sente sotto pressione può reagire in molti modi differenti. Potrai trovare colui che con aggressività cerca di prendere il controllo della telefonata o chi semplicemente ignora ciò che gli stai dicendo. In altre occasioni invece potresti trovarti a interagire con un cliente insoddisfatto per il servizio reso o con problemi finanziari.

In tutti questi casi la professionalità non deve mai mancare, anche quando l’interlocutore comincia ad alzare il tono della voce o  usa toni offensivi. Perdere la pazienza e rispondere a tono è sempre controproducente e i nostri operatori lo sanno, sono formati per affrontare queste situazioni dando modo e tempo al cliente di calmarsi per riportare la conversazione nei toni civili.

 

4. Ascolta attentamente e cerca di capire le sue esigenze

La conversazione non deve mai essere a senso unico, instaurare un rapporto con il cliente può sembrare superfluo ma in realtà è fondamentale per la buona riuscita della telefonata. Le motivazioni dietro il mancato pagamento possono essere le più varie (e valide), spesso però sono nascoste da un generico “non sono riuscito/non ho potuto”. 

Fermarsi a questa prima risposta significherebbe essere superficiali e questo è un lusso che ad oggi, nessuno si può permettere. Cerca d’indagare a fondo e scoprire le reali motivazioni, una volta capite, il quadro della situazione sarà più chiaro e ottenere una promessa di pagamento o un accordo può essere molto più facile.

 

5. Se non rispondono, niente panico

Se il cliente non risponde non preoccuparti, il tuo credito non è perso. Un vecchio proverbio di Seneca afferma “La pazienza è la virtù dei forti“, prenditi quindi del tempo per provare più volte un contatto e se proprio non ci riesci è necessario rivolgersi direttamente a una scoeità di recupero.

In Hexa siamo abituati a trovare anche coloro che non vogliono essere trovati e che amano rendere la vita difficile ai loro creditori, mettici alla prova!

Sei pronto a prendere il telefono ora? questi 5 consigli per entrare in contatto nel modo giusto con il tuo debitore dovrebbero aiutarti, per qualsiasi altra cosa noi siamo a disposizione, contattaci!

 

Perché rivolgersi ad una società di recupero crediti etica

Perchè è un grosso rischio affidarsi ad una società di recupero che non opera in modo etico?

Partiamo dal presupposto che nessuno vuole che il nome della propria società venga associato ad un soggetto o ad un partner che possa danneggiare la sua reputazione o peggio, coinvolgerla in guai giudiziari. Purtroppo però molte aziende, a volte spinte da svariati motivi, si rivolgono a società di recupero che non possono essere considerate etiche a causa delle loro abitudini.

Sul territorio italiano ci sono molte società di recupero che si assicurano di far lavorare i propri dipendenti in maniera del tutto rispettabile, purtroppo ciò non esclude la presenza di esattori (e società) che non lavorano nel rispetto delle regole.
Alcuni di questi agiscono al limite della legalità, altre volte invece in modo del tutto illegale arrivando a minacciare i clienti di danni fisici. Altri ancora tendono a manipolare il cliente raccontando falsità, si spacciano per incaricati del tribunale o si presentano addirittura come rappresentanti delle forze dell’ordine.
Non sono rari i casi in cui questi soggetti contattano familiari, amici, colleghi o capi di lavoro per metterli al corrente della situazione al solo scopo di costringere il cliente a pagare.
Spesso le società che operano in modo amorale (ed illegale!) utilizzano dei sistemi informatici per l’invio di sms automatici e di telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte per molestare il malcapitato.

Inutile dire che tutte queste pratiche costituiscono violazioni gravissime che portano a conseguenze penali personali  (come nel caso dell’ usurpazione di titoli ed onori Art. 498 c.p.) e a livello societario.

Ma oltre alla società di recupero disonesta chi ne paga le conseguenze è l’incauto cliente che si è rivolto ad essa, un debitore turbato o infastidito difficilmente adempierà alla sua obbligazione e la sua pratica può considerarsi “bruciata”. Questo è un lusso che forse nemmeno le grandi società possono permettersi, un cliente scontento infatti non solo ritarderà il pagamento ma farà anche cattiva pubblicità ledendo l’immagine del brand.

Crediamo che non sia necessario aggiungere altri motivi per i quali valga la pena rivolgersi ad una società di recupero che lavora in modo etico e trasparente. Affidati quindi sempre ad società con una consolidata esperienza e con un ottima reputazione che la preceda!

Per approfondimenti segnaliamo: “Codice di condotta per i processi di gestione e tutela del  credito” predisposto dall’UNIREC, Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito.